Sempre più spesso gli squali di solito abitanti dei mari tropicali, vengono avvistati o catturati anche nel Mediterraneo.
Questo accade per diverse ragioni, il più delle volte si tratta infatti di esemplari che hanno seguito dei banchi di pesce e poi si sono trovati oltre confine e altre volte perché attratti dalle nostre acque, che raggiungono ormai per via dei cambiamenti climatici temperature e caratteristiche molto vicine a quelle dei tropici.
Di recente ha fatto notizia un episodio avvenuto a Strongoli, in provincia di Crotone.
Protagonista della vicenda, Giuseppe Fiorito, un giovane da sempre affascinato di pesca sportiva che durante un giro in barca con amici in cerca di qualcosa da catturare è rimasto incredulo, quando con la sua canna ha tirato su un grosso squalo volpe, lungo quasi 4 metri e pesante 200 kg.
Non è difficile immaginare lo stupore e la sorpresa del giovane che di certo non poteva mai aspettarsi una preda del genere, anche perché questa razza di squali, caratterizzata da una lunga coda, è la più grande del genere Alopias ed è fra l’altro rara, in quanto tipica dell’oceano Indiano e Pacifico.
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Questa cattura così come molte altre che avvengono in Italia, dimostrano ancora una volta come gli squali tanto temuti dall’uomo e protagonisti dell’immaginario collettivo per via dei numerosi film che hanno messo in evidenza la loro ferocia molto spesso esagerata, fanno ormai ufficialmente parte della fauna dei nostri mari.
Sarebbe interessante quindi studiare più da vicino questi animali, per poter comprendere meglio le loro abitudini e in particolare il motivo che sta alla base di queste migrazioni, non più sporadiche come una volta, che li portano a scegliere come loro habitat proprio il Mar Mediterraneo.